Il Club Colosseo Granata ha sempre seguito con grande coinvolgimento e sincera fede, nonostante la distanza chilometrica e le evidenti difficoltà logistiche, la Salernitana.
Suggeriamo che, in primis noi tifosi, appartenenti a tutte le “categorie” possibili (club associati al CCSC, Club non aderenti, singoli tifosi, ecc ecc) dobbiamo mostrarci e, possibilmente, esserlo davvero, uniti e coesi nel dialogo con la Società. Non dobbiamo polemizzare, ma con coerenza e determinazione dobbiamo farci portavoce di un unico “coro”. Uniti si vince. E l’organizzazione di questo incontro va senz’altro in questa direzione.
Senza fare polemica e, quindi, con spirito evidentemente costruttivo, riteniamo vi siano alcuni punti da portare all’evidenza della Società, e sui quali, convergendo, potrebbe profilarsi un futuro, sia tecnico che organizzativo, privo di incertezze, dignitoso e migliore dal punto di vista dei risultati tecnici.
- Sul piano del rispetto della piazza, stigmatizziamo le esternazioni, spesso infelici, della proprietà. Non si può ancora tollerare una critica così “aspra” e sgradevole, dopo quasi 10 anni di gestione. Speriamo vivamente che i proprietari della ns. beneamata Salernitana dimostrino con i fatti un attaccamento alla città che, con ammirazione, in questi anni, abbiamo osservato solo a sprazzi.
- Sul piano della gestione tecnica, oramai siamo all’ora “zero”.. Chiediamo chiarezza e determinazione nel’approcciare al calcio mercato di gennaio, oramai iniziato. Chiediamo soprattutto coerenza. Si, coerenza con le dichiarazioni del co-patron Mezzaroma ad inizio campionato, dello stesso co-patron Lotito, ed in ultimo, ma non per ordine di importanza, chiediamo coerenza con il comunicato ufficiale che la stessa società granata ha pubblicato alla fine dello scorso campionato, ove, per chi lo avesse dimenticato, si è parlato apertamente di campionato ai massimi livelli, con l’obiettivo di provare ad andare in serie “A” (parola ed obiettivo in passato mai pronunciati). L’inizio del presente campionato (ingaggio di Ventura, giovani interessanti e qualche nome: Cerci su tutti, che purtroppo si è poi rilevato una delusione assoluta) lasciava ben sperare. Le cose poi non sono proseguite sulla stessa favorevole falsariga delle prime giornate. I margini però ci sono. Con qualche intervento mirato si può allestire una squadra in grado di emergere nella seconda fase della stagione, in un campionato (al netto del Benevento) mediocre e molto livellato. La palla adesso passa alla Società. Stiamo alla finestra e giudicheremo con la necessaria oggettività, ma con grande rigore, auspicando ovviamente che si possa essere soddisfatti per un epilogo positivo.
- Riteniamo ancora che una Società ambiziosa non possa prescindere da un settore giovanile adeguato. Su questo fronte c’è tanto da lavorare.
- Altro aspetto da chiarire (spesso gestito con obiettiva “superficialità), al netto dei vincoli legati alla privacy, è quello che riguarda gli infortunati. Troppo spesso, senza fare nomi, abbiamo assistito a lungodegenze infinite, mai ammesse, quasi come si andasse a tentoni. Evidentemente non è così, ma è proprio per questo che la Società deve fare chiarezza, così da evitare equivoci e critiche.
Infine un invito a tutti i tifosi a non fischiare, talvolta anche aspramente, i calciatori nel corso delle partite. Vanno sostenuti fino all’ultimo secondo utile. Poi legittima ogni critica e/o civile contestazione.
Chiudiamo questa nostra nota sottolineando ancora, come fatto in premessa, l’importanza della presente iniziativa. Auspichiamo, anzi, che possa giungersi, nelle forme e nei modi che potranno essere condivisi, ad una sorta di Comitato permanente, che possa aggregare tutte le anime del tifo granata e che possa avere come unico comune denominatore il bene della nostra squadra del cuore.
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